Tra arte, cultura, storia, tradizione, festa, gioco, divertimento, spettacolo, bellezza, armonia, emozione, sentimento, unione, pace, libertà, passione, performance, tecnica, ritmo, movimento, sport, salute, equilibrio, leggerezza, immaginazione, comunicazione…
- riordino e regolamentazione dell’intero comparto con l’istituzione degli status di Scuola di Danza Privata Riconosciuta e Centro Formazione Danza Parificato, quale opzione facoltativa e non obbligatoria;
- estensione delle agevolazioni fiscali (finora riservate alle sole associazioni sportive) alle scuole di danza private, con lo studio di una nuova normativa per tutto il comparto e la costituzione di un Registro delle Scuole di danza e di formazione artistica;
- definizione e regolamentazione della figura del Maestro di Danza, con la possibilità di pieno riconoscimento anche ai fini previdenziali, quale strumento di elevazione e specializzazione professionale in aggiunta al libero e diffuso insegnamento artistico e amatoriale;
- valutazione dei dati di settore provenienti da un serio censimento statistico, sociale ed economico, che fornisca una reale mappatura di tutte le attività direttamente correlate al mondo della danza, in modo da commisurare ogni misura sulla base di analisi effettivamente comprovate;
- organizzazione degli stati generali della danza, proposta già avanzata al presidente della VII Commissione Cultura del Senato e accolta con favore.
CID afferma inoltre alcuni punti di principio su cui basa la propria identità e ogni iniziativa:
– LA DANZA È UNA SOLA: tra le idee fondanti di CID c’è quella della pari dignità tra tutte le forme di ballo, comunque praticate e finalizzate. Le varietà di tipologie, stili e modalità, amatoriali e professionali – ad esempio negli ambiti di arte, cultura, spettacolo, educazione, sport, salute e divertimento – rappresentano – tutte insieme, pur su diversi livelli – un unico grande patrimonio culturale, ricco e complesso, a disposizione dell’umanità. Da qui nessuna preclusione, discriminazione o intolleranza.
– SERVE UN FRONTE COMUNE DELLA DANZA, unico e basato su un movimento indipendente, disinteressato, senza ulteriori divisioni, fini speculativi di parte e – aspetto molto importante – senza alcun onere o nuovo costo per ballerini/e e insegnanti. La ConfederDanza nasce appunto sotto forma di libera unione – fondata su adesioni spontanee e gratuite – con la volontà precisa di affiancare ed essere di aiuto (senza alcun ruolo di concorrenza o sovrapposizione con le organizzazioni già attive), fornendo consulenza, supporto e visibilità per le iniziative di tutte le realtà esistenti, di chiunque operi nel settore (in maniera individuale oppure organizzata) e aderisca a CID.
Il 2 marzo 2022 una delegazione ConfederDanza CID ha ulteriormente testimoniato i problemi del settore Danza e la necessità di una riforma quadro, complessiva per tutte le realtà diffuse o perlomeno del varo dei Decreti Attuativi della 175/2017. Questo durante un primo incontro nella sede della VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati per rappresentare l’importante realtà dei centri di formazione e delle scuole di danza private, la richiesta di integrazione del Tavolo Permanente della Danza (recentemente nominato dal ministro Franceschini e in prima battuta composto solo da esponenti di enti, fondazioni e istituzioni che già godono di ampi riconoscimenti e di notevoli sovvenzioni pubbliche) e attivazione di Tavoli tecnici per discutere le proposte della nostra Confederazione a tutela di chi lavora nel settore tersicoreo e per evitare che si perda il grande potenziale sociale e culturale, in termini di capacità aggregativa e di dimostrata grande creatività e produzione artistica. Qui di seguito il link alla parte generale di tutta la documentazione presentata e il successivo decreto di allargamento del Tavolo Permanente della Danza, che dimostra il recepimento delle istanze presentate da più parti e in modo convinto dai nostri rappresentanti.
Il 13 aprile 2022 si è svolto un incontro di approfondimento a Palazzo Madama, presso l’omologa 7a Commissione Cultura del Senato della Repubblica, in cui le proposte di interventi legislativi fattibili, come suggerisce ConfederDanza CID, sono state presentate e avanzate in modo organico, per intercettare la concreta possibilità di avviare un iter parlamentare in cui si tenga conto della realtà territoriale e professionale delle scuole di danza private. Pur comprendendo la delicatezza dell’attuale situazione politica, nazionale e internazionale, CID ha depositato un proprio documento in cui è stato:
1) sottolineato il bisogno di provvedimenti rapidi e richiesto l’urgenza di ulteriori segnali positivi da parte del Governo;
2) proposto un pubblico censimento nazionale per l’assunzione scientifica dei dati socioeconomici del settore, finora non stimati;
3) proposto l’affiancamento governativo e parlamentare all’iniziativa CID di organizzare un importante meeting nazionale, per riunire in diverse giornate gli stati generali della danza;
4) candidato un gruppo competente di consulenti ed esperti CID di chiara fama per collaborare, anche informalmente, alla definizione di linee guida e alla stesura di nuove ipotesi e disegni legislativi.
La ConfederDanza, infatti, può e vuole certamente dare una grande mano di aiuto e piena collaborazione con tutti i soggetti interessati e con i Decisori politici. Per questo importante impegno, ci basiamo appunto sul largo consenso che converge sul movimento, sulla competenza dei singoli esperti CID, degli enti e delle associazioni nazionali di professionisti e amatori aderenti alla nostra unione e rete sociale.
Nei prossimi aggiornamenti potremo dettagliare le azioni e i passaggi successivi.
Informazioni sulle nuove misure per i lavoratori dello spettacolo introdotte dal decreto legge 73 del 25 maggio 2021, convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2021 n.106.
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Documento di Michele Oscar Bonavena sull’erogazione del contributo di 10 milioni alle scuole di danza private stanziato dal MiBACT con il DM 487 del 29/10/2020
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